Follow Us

Decreto Sostegni: sintesi delle misure e metodologia di calcolo

Scheda approfondimento

Il decreto legge Sostegni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è invigore dal oggi 23 marzo.

Obiettivo del Decreto Legge Sostegni è quello di assicurare un sistema rinnovato e potenziato di sostegni, calibrato secondo la tempestività e l’intensità di protezione che ciascun soggetto richiede.

Gli interventi previsti si articolano in 5 ambiti principali:

  1. sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
  2. lavoro e contrasto alla povertà;
  3. salute e sicurezza;
  4. sostegno agli enti territoriali;
  5. ulteriori interventi settoriali.

Le misure del Decreto Sostegni per le imprese e agli operatori del terzo settore

Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.

Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata. 

Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:

  • un Fondo per il turismo invernale;
  • l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti;
  • la proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.

Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.

Le misure del Decreto Sostegni per Lavoro e contrasto alla povertà

 In tale ambito, il decreto prevede:

  • la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
  • la proroga della Cassa integrazione guadagni
  • il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;
  • una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
  • il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
  • il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
  • l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
  • la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.

Le misure del Decreto Sostegni per Salute e sicurezza

Per quanto riguarda la salute e la sicurezza, il testo prevede:

  • un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID;
  • la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;
  • il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;
  • un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare;
  • la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.

Le misure del Decreto Sostegni per Enti territoriali

Per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020.

Le misure del Decreto Sostegni per Interventi settoriali

Tra gli altri interventi settoriali, sono previsti:

  • un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
  • il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
  • il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
  • un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
  • un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
  • un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
  • l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
  • l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

 

Metodologia di calcolo e come presentare le domande

Ammontare ricavi/compensi

Occorre poi controllare se si rispettano i due requisiti posti dalla norma ai fini dell’accesso ai contributi.Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro: valori da tenere in considerazione sono quelli riportati nel modello della dichiarazione dei redditi 2020 (redditi 2019). Per le società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, occorre fare riferimento al periodo d’imposta precedente a quello in corso al 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del decreto Sostegni).In caso il soggetto svolga più attività, il limite dei 10 milioni di euro per l’accesso al beneficio occorre considerare la sommatoria dei ricavi/compensi riferiti a tutte le attività.Per le persone fisiche, le società semplici e gli enti non commerciali titolari di reddito agrario, in luogo dell’ammontare dei ricavi, si deve fare riferimento al volume d’affari (campo VE50 del modello di dichiarazione IVA 2020). Qualora il dichiarante non sia tenuto alla presentazione della dichiarazione Iva, può essere considerato l’ammontare complessivo del fatturato e dei corrispettivi del 2019. In caso il richiedente abbia altre attività commerciali o di lavoro autonomo, occorre considerare la sommatoria del volume d’affari di tutti gli intercalari della dichiarazione IVA.

Riduzione media mensile fatturato/corrispettivi

Il secondo requisito da verificare ai fini della presentazione della domanda è che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.Il beneficio spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, a condizione che rispettino il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.Ai fini del calcolo dell’ammontare complessivo del fatturato e dei corrispettivi conseguito in ciascuno dei 2 anni (2019 e 2020), occorre far riferimento alla data di effettuazione delle operazioni di cessione dei beni e di prestazione dei servizi. Pertanto, per quanto riguarda le fatture immediate, dovrà essere considerata la data della fattura e, per le fatture differite, occorrerà far riferimento alla data dei DDT (cessioni di beni) o dei documenti equipollenti (prestazioni di servizio) richiamati nella fattura.In particolare:- assumono rilievo tutte le fatture attive, al netto dell’IVA, con data di effettuazione compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre;- assumono rilievo le note di variazione (art. 26 del Dpr n. 633/1972), aventi data compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre;- concorrono anche le cessioni dei beni ammortizzabili;- gli esercenti attività di commercio al dettaglio e attività assimilate devono considerare l’importo totale dei corrispettivi – al netto dell’Iva – delle operazioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre, sia per quanto riguarda i corrispettivi trasmessi telematicamente sia per quelli soggetti ad annotazione;- nel caso di commercianti al dettaglio che applicano la ventilazione dei corrispettivi o il regime del margine oppure nel caso delle agenzie di viaggio, l’importo può essere riportato al lordo dell’Iva, applicando la stessa regola sia con riferimento al 2019 che al 2020;- gli esercenti che svolgono operazioni non rilevanti ai fini dell’Iva, per esempio le cessioni di tabacchi e di giornali e riviste, devono considerare anche l’importo degli aggi relativi a tali operazioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre.Come indicato nelle istruzioni alla compilazione dell’istanza, gli importi dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e dell’anno 2019 da indicare sull’istanza devono essere determinati dividendo l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi di ciascuno dei due anni per il numero dei mesi in cui l’attività è stata esercitata nell’anno.In caso di attivazione della partita IVA in data successiva al 31 dicembre 2018, ai fini del calcolo dei mesi di attività da considerare, il mese nel quale è stata attivata la partita IVA non deve essere conteggiato.Pertanto, nel caso di partita IVA attivata anteriormente al 2019, il richiedente dividerà l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi realizzati nell’anno 2019 per 12 mesi. Nel caso invece di partita IVA attivata tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020, deve essere conteggiato il fatturato e i corrispettivi con data di effettuazione operazione dal primo giorno del mese successivo all’attivazione della partita IVA.

Smart Action “BIESSE”

Essere “Collaboratori” di un’Azienda come BIESSE vuol dire supportarli ed essere al fianco dei loro Clienti in ogni occasione.

Anche in questa occasione noi di Studio Sinthesi ci siamo messi a disposizione di BIESSE al fine di dare supporto tecnico – pratico ai loro clienti affinché possano fin da subito valutare gli investimenti su macchinari ad alta tecnologia 4.0 cogliendo tutte le opportunità agevolative.

 


Cresce sempre più l’interesse nei confronti della Fabbrica Intelligente e di conseguenza all’intraprendere un percorso evolutivo anche nei confronti della finanza agevolata. 

Grande soddisfazione da parte nostra ma soprattutto dei Clienti incontrati.


Le notizie, quelle “belle”!

Win, win, win ……

A volte si accettano o si raccolgono sfide che possono sembrare impossibili soprattutto nel periodo che stiamo vivendo. Ma sotto sotto non sono solamente sfide: sono obiettivi da raggiungere ed occasioni per mettersi a confronto e dimostrare la propria professionalità! Questo è stato fatto per un nostro cliente Lombardo e per il quale ci siamo messi in gioco per supportarlo nell’accedere ad un importante sostegno per chi ha deciso di innovare la propria produzione quale unica via per affrontare crisi del periodo pandemico. 

Il nostro team è assolutamente soddisfatto e come di solito si dice in queste occasioni, è giusto festeggiare il risultato soprattutto in questo periodo. Da oggi visto che non lo abbiamo fatto prima, queste ormai ricorrenti occasioni, saranno occasione di festa per il nostro Team seppur con l’austerity del caso. 

Decreto “Sostegni”: il contributo a fondo perduto per le Partite IVA

– Beneficiari del contributo a fondo perduto del Decreto Sostegni

Al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dalla emergenza epidemiologica è riconosciuto un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita IVA che:

  • svolgono attività d’impresa
  • arte o professione
  • o producono reddito agrario

residenti o stabiliti nel territorio dello Stato

–  I soggetti esclusi dal contributo sono coloro i quali: 

  • la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto; 
  • hanno attivato la partita IVA dopo l’entrata in vigore del decreto; 
  • e gli enti pubblici di cui all’articolo 74 del TUIR; 
  • ai soggetti di cui all’articolo 162-bis del TUIR.

–  Condizioni per beneficiare del contributo a fondo perduto del Decreto Sostegno

  1. Il contributo spetta esclusivamente ai soggetti titolari di reddito agrario (di cui all’art 32 del TUIR), nonchè ai soggetti titolari di reddito di impresa, arte o professione con ricavi o compensi non superiore a 10 milioni di euro nel 2019;
  2. il contributo spetta se l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi nell’anno 2020 sia inferiore ad almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019. 

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti suddetti.

 

COME SI CALCOLA IL CONTRIBUTO

–  L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale:

  • alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020
  • e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

 

La suddetta percentuale può essere pari:

  1. al 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100 mila euro
  2. al 50% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 100 mila euro e inferiori a 400 mila  euro
  3. al 40% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400 mila euro e inferiori a 1 milione di euro
  4. al 30% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  5. al 20 % per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro 

Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 ai fini della media di cui si è detto rilevano i mesi successivi a quello di attivazione della P.IVA.

Per tutti i soggetti compresi quelli che hanno attivato la P.IVA al 1° gennaio 2020 l’importo del contributo non può essere superiore a:

  • 150.000 euro, 
  • con un contributo minimo di:
    • 1.000 euro per le persone fisiche 
    • 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. 

Si precisa che il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rileva altresì ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR e non concorre alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’IRAP. 

Si specifica che, in alternativa a scelta irrevocabile del contribuente,  il contributo a fondo perduto è riconosciuto nella sua totalità sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione con F24.

Il contributo potrà essere richiesto presentando apposita istanza telematica alla Agenzia delle Entrate. L’istanza può essere presentata anche da un intermediario per conto del soggetto interessato.

L’istanza va presentata entro 60 giorni, a pena di decadenza, dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa.

ATTENZIONE che le modalità e i termini di invio saranno disciplinate da apposito provvedimento delle entrate.

Vicenza: Contributi a supporto della digitalizzazione delle Imprese

La Camera di Commercio di Vicenza, con provvedimento della Giunta n. 12 del 23 febbraio 2021, ha disposto il finanziamento del Bando per concessione CONTRIBUTI A SUPPORTO DELLA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE.

Presentazione domande dal 23 marzo al 13 aprile 2021

Possono partecipare al bando le imprese di tutti i settori economici del territorio provinciale, in regola con i requisiti di partecipazione, che attueranno gli interventi di innovazione tecnologica previsti dall’articolo 8 del bando.

SPESE PER LE QUALI È POSSIBILE OTTENERE IL CONTRIBUTO

Sono ammesse a contributo le spese, al netto IVA, specificate all’articolo 8 del bando, e cioè spese di consulenza e costi di servizio relativi a:
a) tecnologie di innovazione digitale 4.0;
b) software gestionale e/o per servizi all’utenza;
c) servizi per la connettività, compresa la Banda Ultralarga;
d) consulenze e perizie rilasciate da ingegneri o periti industriali iscritti nei rispettivi albi professionali finalizzate all’analisi e all’attestazione dell’interconnessione dei beni 4.0 ai sistemi aziendali (articolo 1, comma 1062, della legge di bilancio 2021);
e) canoni di leasing per beni materiali/strumentali 4.0 (solo quelli sostenuti e pagati nel periodo che decorre dal 1 gennaio 2021 fino al 30 settembre 2021).

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

Il contributo è di € 2.000,00 per una spesa minima di € 4.000,00.
Il contributo è di € 4.000,00 per una spesa minima di € 8.000,00.
Alle imprese in possesso del rating di legalità viene attribuita una premialità di € 200,00 da sommare al contributo spettante.

TERMINE DI INIZIO E FINE SPESE

Spese sostenute e interamente pagate nel periodo che decorre dal 1 gennaio 2021 fino al 30 settembre 2021.

Contributi a fondo perduto per progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Agevolazioni finalizzate a favorire la realizzazione di progetti di innovazione (di prodotto, di processo e di organizzazione), di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sui temi di Industria 4.0

Beneficiari
Sono beneficiari del bando micro imprese e start-up, piccole imprese, medie imprese, grandi imprese che possono presentarsi in forma singola o in collaborazione tra loro.

Agevolazione
Contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili.

L’agevolazione sarà concessa nelle seguenti forme e misure:

1) finanziamento del 50 % delle spese ammissibili dedicate alle attività di ricerca industriale;
2) finanziamento del 50 % delle spese ammissibili dedicate alle attività di relative agli studi di fattibilità;
3) finanziamento del 25 % delle spese ammissibili dedicate alle attività di sviluppo sperimentale;
L’intensità di aiuto per lo sviluppo sperimentale può essere aumentata fino a un’intensità massima dell’50 % dei costi ammissibili come segue:
a. di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese;
b. di 15 punti percentuali se è i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso software open source o gratuito;
4) finanziamento del 50% delle spese ammissibilidedicate alle attività di innovazione alle PMI;
5) finanziamento del 50% delle spese ammissibili dedicate alle attività di l’innovazione dei processi e dell’organizzazione alle PMI;
In ogni caso il contributo a fondo perduto previsto prevede una percentuale massima pari al 50% delle voci di spesa ammissibili.

Il contributo massimo richiesto per l’agevolazione a fondo perduto di ciascun progetto non potrà superare il valore di € 100.000,00.
L’importo complessivo delle risorse stanziate per le agevolazioni a fondo perduto è pari a € 1.200.000,00.

Scadenza
Domande presentabili dal 1 marzo 2021 fino al 20 aprile 2021.

Interventi ammessi
Sono spese ammissibili progetti di innovazione (di prodotto, di processo e di organizzazione), di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sui temi di Industria 4.0

Le spese dovranno fare riferimento alle attività progettuali di seguito elencate:
1) Strategia Industria 4.0: realizzazione di un piano di adozione delle tecnologie digitali e delle competenze strategiche per garantire a un’azienda l’evoluzione verso l’industria 4.0 in termini di efficienza e di efficacia dei processi, coerentemente agli obiettivi aziendali.
2) Progetti di innovazione: progetti di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di innovazione (di prodotto, di processo o di modelli organizzativi) necessari per sostenere la traduzione di idee innovative in concetti dimostrabili anche attraverso l’utilizzo delle 6 Aree e dei 25 Asset tecnologici presenti in MADE.
3) Demo e test: sviluppo di demo, prototipi, Proof of Concept (PoC) e Test-Bed in ambito Industria 4.0, utilizzando ambienti e strumenti tecnici, tecnologici e metodologici e know-how disponibili nelle 6 Aree e nei 25 Asset tecnologici presenti in MADE.
4) Scouting tecnologico: individuazione delle tecnologie e dei partner tecnologici più adatti a sviluppare l’innovazione di prodotto e di processo, definendo una strategia tecnologica aziendale coerente con i trend che caratterizzano il settore.
5) Consulenza Tecnologica: attività di consulenza e studi di fattibilità finalizzati all’implementazione di soluzioni tecnologiche, organizzative e gestionali atte a migliorare i processi delle imprese in ottica Industria 4.0.
6) Validazione di progetti Industria 4.0: valutazione in merito all’adeguatezza delle tecnologie, delle metodologie e dell’esecuzione dei progetti di innovazione rispetto agli obiettivi prefissati e allo stato dell’arte.

Le attività progettuali di cui sopra dovranno fare esclusivamente riferimento all’Industria 4.0 e in particolare ai seguenti ambiti tecnici:
1) progettazione, ingegnerizzazione e sviluppo prodotto;
2) pianificazione, controllo avanzamento e monitoraggio real-time della produzione;
3) tecnologie digitali per la gestione del fine ciclo del prodotto;
4) controllo e monitoraggio energetico;

5) strumenti digitali a supporto di metodologie di economia circolare e sostenibilità;
6) tracciatura di prodotto e gestione della qualità;
7) sistemi digitali di supporto all’operatore;
8) tecnologie e sistemi digitali per la simulazione dei processi industriali;
9) tecnologia e processo additivo;
10) robotica collaborativa;
11) cyber‐Security industriale;
12) strumenti digitali a supporto di politiche di manutenzione 4.0;
13) strumenti digitali a supporto di politiche di lean4.0;
14 )intelligenza artificiale e Big Data Analytics;
15) logistica interna e tracciabilità;
16) strumenti e soluzioni digitali basati per l’integrazione di reti 5G e tecnologie emergenti in ambito industriale;

Voucher Temporary Export Manager Digitale

BENEFICIARI

Micro e Piccole imprese (MPI) manifatturiere (codice Ateco C) con sede legale in Italia, anche costituite in forma di rete di imprese.

INTERVENTI AMMESSI

Consulenze da parte di Temporary Export Manager (TEM) con competenze digitali, inseriti temporaneamente in azienda per 12 mesi (24 per le reti di imprese) e iscritti nell’apposito elenco del Ministero degli Esteri.

La consulenza devono essere finalizzate a:

  1. analisi e ricerche sui mercati esteri
  2. individuazione e acquisizione di nuovi clienti
  3. assistenza nella contrattualistica per l’internazionalizzazione
  4. incremento della presenza nelle piattaforme di e-commerce
  5. integrazione dei canali di marketing online
  6. gestione evoluta dei flussi logistici

AGEVOLAZIONE

Il contributo è concesso in regime “de minimis”:

  • 20.000 euro alle micro e piccole imprese a fronte di un contratto di consulenza di importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 30.000 euro
  • 40.000 euro alle reti a fronte di un contratto di consulenza di importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 60.000 euro

È possibile ricevere un contributo aggiuntivo di 10.000 euro se si raggiungono i seguenti risultati sui volumi di vendita all’estero:

  • incremento di almeno il 15% del volume d’affari derivante da operazioni verso paesi esteri registrato nell’esercizio 2022, rispetto allo stesso volume d’affari registrato nell’esercizio 2021
  • incidenza – nell’esercizio 2022 – almeno pari al 6% del volume d’affari derivante da operazioni verso paesi esteri sul totale del volume d’affari

Zona Rossa? WEBION è la soluzione per i nostri Clienti

Guardare al futuro con l’utilizzo della tecnologia è da sempre il nostro must.

Purtroppo anche quest’anno ci stiamo affacciando ad un periodo di “chiusura” o comunemente detto di lockdown. Sicuramente le attività economiche troveranno sbocco ossia l’opportunità di continuare a produrre ma è altresì giusto avere un senso civico e di responsabilità nei confronti di questa pandemia. 

Da mesi ormai la nostra struttura ha lavorato al fine di creare un applicativo che ci da la possibilità di essere “vicini e presenti” con la nostra clientela, seppur “lontani”. Nel corso del 2021 i lavori di perfezionamento della App sono stati accelerati proprio in previsione di un eventuale lockdown. Riteniamo sia assolutamente importante dare il giusto peso alla tecnologia in questo momento perché si rivela di fondamentale sostegno per la persecuzione delle attività consulenziali.

Oggi si stanno verificando due condizioni che differenziano il lockdown 2021 dal precedente:

  • le aziende con l’automazione e la nuova tecnologia riusciranno a produrre e a dare risposte alla richiesta del mercato;
  • in considerazione dell’evoluzione continua del mercato, vi è la necessità di accedere costantemente alle informazioni che sostengano le Aziende.

La nostra risposta è appunto WEBION. La App è attualmente usata dai nostri fornitori e da questo mese è operativa sia per il clienti che per gli studi di consulenza con cui collaboriamo. E’ una piattaforma interattiva utilizzabile da PC – Tablet – Smartphone mediante la quale vi è un aggiornamento continuo delle attività di sostegno dei nostri Clienti.


  • Accesso agli applicativi dedicati ai Clienti, Studi di Consulenza e ai fornitori per poter dare l’oro sia aggiornamenti in tempo reale che la possibilità di interrogare le posizioni gestite nonché do poter produrre o interrogare le proposte agevolative risulta essere oggi facile ed immediato; 
  • Fissare degli appuntamenti di consulenza con i nostri responsabili di settore tramite un canale Web dedicato e quindi poter avere aggiornamento specifici e continui vuol dire esser sempre presenti e poter dare riscontri tangibili alle esigenze del cliente;
  • Poter accedere ad un Canale News con aggiornamenti continui di carattere economico agevolativo per essere sempre informato sulle proposte agevolative è un ulteriore supporto offerto dal nostro Studio.
  • Mettere in correlazione la clientela con tutti i partner dello Studio per avere risposte tempestive e soluzioni immediate a portata di click e con assistenza online.

Sei un Cliente, un Consulente o un Fornitore di Beni 4.0,? Accedi al processo di registrazione WEBION. Sarai abilitato dal nostro staff all’utilizzo dell’App sia essa tramite web alla pagina Software Solution oppure tramite la App Android o Apple. Contattaci e ti guideremo in tutte le fasi di accreditamento.

Siamo in Zona “ROSSA”

Come previsto buona parte dell’Italia è in zona ROSSA:
– quali sono le nuove regole?

Da lunedì 10 Regioni in area rossa. In rosso anche la provincia di Trento.

Dopo il primo Natale in zona rossa, la seconda Pasqua blindata per l’Italia. Lo ha deciso il governo di Mario Draghi di fronte all’impennata dei contagi e al rischio di saturazione degli ospedali, varando un decreto legge – non un dpcm – le cui misure dureranno da lunedì, 15 marzo, al 6 aprile.

E PERGLI SPOSTAMENTI DI LAVORO?

SPOSTAMENTI VIETATI: sono vietati salvo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

A tal proposito vi informiamo che i nostri uffici per quanto possibile saranno operativi ed aperti al pubblico solamente previo appuntamento. In ogni caso tutti i nostri collaboratori saranno reperibili o tramite telefono o qualora necessario, prenotando una web-call specifica. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

ECCO UN SUNTO DELLE REGOLE PER LA ZONA ROSSA