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SITO HACKERATO…help help help

…..siamo tornati con tante novità!

Spesso e volentieri si pensa che il problema non esista o non possa toccare le”nostre” piccole aziende! In realtà non è così! 

Noi stessi di Studio Sinthesi siamo la prova concreta che il problema dell’hackeraggio esiste e può assolutamente colpire aziende di qualsiasi dimensione. Per nostra fortuna non vi è stata nessuna fuga di dati ma nello specifico si è verificato solamente un blocco temporaneo del sito internet. Purtroppo la sospensione ha fatto si che la congruità del sito stesso sia stata compromessa e quindi vi sono voluti più mesi perché i nostri tecnici abbiano potuto ristabilire e ricostruire tutte le funzionalità.

Da questo mese seppur in vista delle ferie, ripartono quindi tutte le attività informative e a breve saranno pubblicate tutte le novità in merito all’evoluzione della struttura consulenziale. Nella giornata odierna e domani stesso, sarà distribuita la prima news letter in merito ai nuovi bandi che riguardano la Regione Veneto.

Contattateci per ogni ed eventuale info in merito utilizzando il link di contatto. Un nostro Professionista vi ricontatterà il prima possibile.


MODULO DI CONTATTO

Perché gli hacker colpiscono i siti piccoli?

Negli ultimi anni gli attacchi informatici sono aumentati in modo esponenziale verso i siti web di tutti i tipi di aziende, ma in modo particolare delle piccole e medie imprese.

Già nel 2018, il 67% delle pmi statunitensi ha subito un attacco hacker al proprio sito e oggi la situazione è tutt’altro che migliorata.

n base a fattori e obiettivi differenti, si possono distinguere due tipologie di violazione di un sito:

  • Hacking manuale, ovvero una violazione indirizzata a siti grandi e ben protetti con l’obiettivo di ottenere un’ingente mole di informazioni e dati rilevanti;
  • Hacking automatizzato (tramite Bot, Botnet) o attività automatizzate, ovvero una violazione indirizzata a tutti i siti, in quanto condotta tramite kit o pacchetti già pronti all’uso che permettono anche agli hacker meno esperti di eseguire scansioni su una lista di siti e di violare in modo automatico tutti quelli che risultano vulnerabili.

Le motivazioni che spingono gli hacker a violare un sito web sono essenzialmente legate all’appropriazione indebita di risorse e/o abuso di esse.

Ciò che importa loro è perseguire uno di questi obiettivi:

  • Acquisire e sfruttare le risorse del tuo sito web e del server su cui è posizionato;
  • Diffondere un messaggio;
  • Sottrarre dati sensibili con il fine di utilizzarli per ulteriori atti malevoli;
  • Guadagnare denaro attraverso pagine di phishing, malvertising (annunci), SEO spam, drive-by-download, skimmers della carta di credito (se è un sito e-commerce), invio di spam per posta elettronica o attacchi DDoS contro altri siti.

Un hacker ha interesse a violare i siti piccoli semplicemente perché è facile farlo e ciò permette di massimizzare i suoi obiettivi con il minimo sforzo.

Attaccare un sito grosso richiederebbe maggiore fatica, tempo e rischi.

Mirare ad ottenere le informazioni sensibili dalle piccole imprese è più facile poiché quest’ultime sono spesso inconsapevoli dei rischi e non adeguatamente protette.

Un sito piccolo:

  • Ha un software vulnerabile;
  • Ha uno scarso controllo degli accessi;
  • Viene creato con piattaforme di sviluppo comuni, le cui lacune sono facilmente riconosciute nel mondo del cyber hacking.

Un sito web vecchio, pieno di bug e non aggiornato è potenzialmente hackerabile, così come quello sprovvisto di password “forti”.

Un sito web che non dispone di tutte le protezioni necessarie può essere facilmente scoperto dagli strumenti utilizzati dagli hacker, che scansionano in automatico liste di siti Internet e, ogni qualvolta ne trovano uno vulnerabile, avviano in automatico il ciclo di attacco.

Inoltre, se si utilizzano password deboli gli hacker possono facilmente “indovinarle” perché utilizzano programmi ad hoc (brute force) che tentano in automatico le password più comuni fino a trovare quella corretta.

Infine, nel caso in cui il tuo sito sia stato realizzato con WordPress o piattaforme simili, per un qualsiasi hacker è sufficiente rintracciare un bug all’interno della piattaforma utilizzata o di un suo plugin per sviluppare un attacco mirato a tutti i siti che contengono il bug o utilizzano quel particolare plugin.

Per questo motivo è estremamente importante aggiornare e controllare periodicamente il proprio sito web.

Lasciare il tuo sito web non protetto o protetto in modo debole è come tenere aperta la porta sul retro di casa propria. Significa segnalare agli hacker che qualcosa nel tuo sito non va, dando loro l’accesso privilegiato per visualizzare le tue informazioni sensibili e modificare i contenuti del tuo sito web.

 

MiSE: Voucher connettività

Il bando promuove il Piano Voucher Fase 2, di seguito Piano, come intervento di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese a fronte dello step change, inteso quale incremento della velocità di connessione, realizzato con qualsiasi tecnologia.

Soggetti beneficiari

Il voucher è destinato solo alle imprese iscritte al registro delle imprese, di dimensione micro, piccola e media, alle quali è erogato un contributo variabile sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi, in presenza di step change inteso quale incremento della velocità di connessione secondo le classi di ammissibilità previste dal Manuale Operativo sulla base dei tre importi indicati nel decreto.

Tipologia di interventi ammissibili

Il decreto prevede l’erogazione di un voucher connettitività per abbonamenti ad internet ultraveloce.

Entità e forma dell’agevolazione

Gli interventi sono finanziati a valere sulle risorse FSC relative al periodo di programmazione 2014-2020, per un ammontare complessivo di risorse pari a 608.238.104,00 euro, di cui 9.000.000,00 euro comprensivi di IVA sono destinati alle azioni di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura.

In particolare, la misura prevede l’erogazione di un contributo di importo compreso tra un minimo di 300 euro ed un massimo di 2.500 euro per abbonamenti ad internet a velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori), di durata pari a 18 o 24 mesi.

Le classi di ammissibilità previste dal Manuale Operativo sulla base dei tre importi, sono:

a. voucher di fascia A, distinti in A1 e A2: voucher con contributo connettività pari a €300, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s (voucher A1) oppure 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s (voucher A2). Per connessioni che offrono V pari ad 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia A non sono previste soglie di banda minima garantita. Al finanziamento dei voucher di fascia A viene destinato il 40% delle risorse stanziate distribuito per il 20% a favore dei voucher A1 e per il 20% a favore dei voucher A2;

b. voucher di fascia B: voucher con contributo connettività pari a €500, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s. Per connessioni che offrono V=1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia B è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 50% delle risorse stanziate;

c. voucher di fascia C: voucher con contributo connettività pari a €2.000 per un contratto della durata da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s. Il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia C è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 10% delle risorse stanziate.

I voucher non sono riconosciuti in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di meri passaggi di intestazione del contratto nella medesima sede di impresa.

A ciascun beneficiario può essere erogato un solo voucher.

In caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l’ammontare residuo del voucher.

Scadenza

Le domande possono essere presentate dal 1°marzo 2022 al 15 dicembre 2022, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi disponibili.

INDUSTRIA 4.0: Proroga termini di consegna investimenti 2021

Il Mise ha approvato la proroga a dicembre 2022 dei termini per la consegna dei macchinari ordinati nel 2021 dalle aziende usufruendo del credito d’imposta collegato ai provvedimenti 4.0.

La ragione alla base della richiesta di rinvio è l’impossibilità di rispettare i tempi di consegna pattuiti con le aziende a causa delle interruzioni nelle supply chain, che rendono difficile reperire materie prime e componenti. Motivi indipendenti dalla volontà delle aziende fornitrici e fuori dal loro controllo, ma che avrebbero condotto a probabili richieste di penali in caso di ritardi nelle consegne oltre i termini originariamente pattuiti.

IMPRENDITORIA FEMMINILE: PNRR in Gazzetta i nuovi incentivi

400 mln nel PNRR

Il decreto incrementa di 160 milioni di euro la dotazione già prevista per il nuovo Fondo Impresa femminile e rafforza altre misure strategiche, come Nuove Imprese a Tasso zero (creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria) e Smart&Start (supporto per Startup e PMI innovative).

In tutto, si tratta di 400 milioni di euro destinati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza all’imprenditoria femminile, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. L’obiettivo è di sostenere almeno 2.400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi e l’avvio di startup attraverso mentoring, assistenza e misure di conciliazione vita-lavoro.

  • 38,8 milioni erogati in forma di incentivi per la nascita di imprese femminili costituite da meno di dodici mesi e per autonome con partita IVA aperta da meno di dodici mesi, nonché persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile;
  • 121,2 milioni destinati ad incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili costituite da almeno dodici mesi e lavoratrici autonome in possesso di partita IVA aperta da almeno dodici mesi.

Progetti ammessi

Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e avvio di una nuova impresa femminile o per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Le iniziative devono essere realizzate entro 24 mesi dalla data concessione delle agevolazioni e prevedere spese ammissibili non superiori a 250mila euro per avvio di una nuova impresa o 400mila euro per il consolidamento di imprese già esistenti.

Contributi a fondo perduto

Per la nascita e lo sviluppo di imprese femminili

  • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50mila euro per i programmi di investimento che prevedono spese fino a 100mila euro;
  • 50% delle spese ammissibili, per i programmi che prevedono spese tra 100mila e 250mila euro.

Fondo perduto e finanziamenti a tasso zero

Per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili:

  • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi: 80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi: stessa agevolazione più una ulteriore quota destinata ad esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili, in forma del contributo a fondo perduto.

                                                    Fonte PMI.it

CREDITO D’IMPOSTA SPONSORIZZAZIONI SPORTIVE 2021

Per il 2021 è previsto un credito d’imposta del 50% sul valore degli investimenti in campagne  pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche – Art. 81 DL 104/2020 e proroga Art.10 comma 1 e 2 DL 73/2021.

CHI

Imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali.

QUANTO

Credito d’imposta del 50% per investimenti di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro sostenuti nel 2021.

NB: RISORSE STANZIATE PARI A 90 MILIONI. Nel caso di insufficienza delle risorse rispetto alle richieste ammesse, si procederà alla ripartizione in misura proporzionale al credito d’imposta spettante, con un limite individuale per soggetto pari al 5% del totale delle risorse annue.

QUANDO

La domanda andrà presentata mediante comunicazione al Dipartimento per lo sport. Termini e modalità non ancora definite.

COSA

Spese sostenute (rileva la data dell’effettivo pagamento tracciato) dal 01/01/2021 al 31/12/2021 per investimenti in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, nei confronti di:

IMPRESE FEMMINILI:

MISE: Fondo Impresa Donna. 
Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per sostenere la nascita e lo sviluppo 
delle imprese femminili.

E’ in fase di attivazione da parte del mise la misura volta a realizzare la promozione e sostegno all’avvio e al rafforzamento dell’imprenditoria femminile, nonche’ di sviluppo dei valori imprenditoriali presso la popolazione femminile e di massimizzazione del contributo alla crescita economica e sociale del Paese da parte delle donne. 

Per l’attuazione degli obiettivi di promozione e sostegno stabiliti dalla legge, gli interventi del Fondo impresa femminile sono articolati nelle seguenti linee di azione:

a) incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili; 

b) incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili; 

c) azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile. 

Il piano di attività del punto c) verrà attuato da Invitalia, secondo modalità concordate con il Ministero.

Incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili

Possono accedere al Fondo e beneficiare delle agevolazioni le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e iscritte nel registro delle imprese.

Tra i requisiti necessari ci sono l’essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie, non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea, aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal MISE un ordine di recupero.

Sono ammesse, inoltre, le lavoratrici autonome, in possesso della partita IVA, aperta da meno di dodici mesi alla data di invio dell’istanza di sussidio, fatta salvo l’avvenuta iscrizione all’ordine professionale di riferimento.

Solo per il capitolo ‘nascita’, possono presentare domanda anche le persone fisiche che intendono costituire una impresa femminile. 

Incentivi per lo sviluppo delle imprese femminili
 
Le agevolazioni sono concesse secondo la seguente articolazione:

  • per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi dalla data di presentazione della domanda, le agevolazioni sono concesse per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e per il restante 50% in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda, ferma restando la copertura del 80% delle spese ammissibili indicate al punto precedente, l’articolazione di contributo a fondo perduto e finanziamento afevolato prevista dal medesimo punto si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante sono agevolate nella forma di contributo a fondo perduto. 

Nuova Sabatini 2022: novità erogazione contributo

Ritorna la doppia modalità di erogazione del contributo

Dal 1° gennaio 2022, l’erogazione del contributo Nuova Sabatini ritornerà in 6 quote annuali per i finanziamenti di importo superiore a 200.000 euro. Sotto a tale soglia, il Ministero dello Sviluppo Economico pagherà tutto in un’unica soluzione. È l’effetto della modifica apportata alla disciplina dello strumento agevolativo dalla legge di Bilancio 2022, che destina alla misura 900 milioni di euro fino al 2027. In entrambi i casi, si potrà richiedere il contributo a conclusione dell’investimento, da effettuarsi entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione.

La Legge di Bilancio 2022 ha stanziato 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, e 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni di euro per l’anno 2027 sulla misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”). Resta confermato che i finanziamenti di importo fino a 200mila euro verranno erogati in un’unica soluzione, per importi superiori l’erogazione del finanziamento avverrà in più quote.

La Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Vi ricordiamo che la nostra “Area Service” da anni assiste imprenditori e intermediari finanziari per accedere, gestire e rendicontare l’utilizzo dell’agevolazione che ha fino ad oggi, supportato tutta l’innovazione della c.d. Rivoluzione 4.0. 

Contattateci, il nostro team è a Vostra completa disposizione per ogni ed eventuale chiarimento.

CREDITO DI IMPOSTA RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE E DESIGN 2021 – 2022

Novità e conferme dalla Legge di Bilancio 2022

La Legge di Bilancio 2022 proroga fino al 2025 e modifica la disciplina del credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e in altre attività innovative a supporto della competitività delle imprese.

Nello specifico il beneficio dell’agevolazione per gli anni 2021 e 2022 prevede:

  • Credito d’imposta del 20% nel limite massimo di 4 milioni di euro per la Ricerca e sviluppo (comma 200) (l’aliquota era del 12% ed il limite massimo 3 milioni per il 2020)
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l’innovazione tecnologica (comma 201) (l’aliquota era del 6% ed il limite massimo 1,5 milioni per il 2020)
  • Credito d’imposta del 15% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l‘innovazione tecnologica (comma 201) finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.(l’aliquota era del 10% ed il limite massimo 1,5 milioni per il 2020)
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per il design e ideazione estetica (comma 202) (l’aliquota era del 6% ed il limite massimo 1,5 milioni per il 2020)

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

Confermata la MAGGIOR AGEVOLAZIONE PER IL MEZZOGIORNO ossia per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per le quali la misura del credito sarà pari al:

  • 25% per le grandi imprese
  • 35% per le medie imprese
  • 45% per le piccole imprese

Sono da considerare agevolativi i progetti relativi a:

– di ricerca fondamentale,

– di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico

  • Sono considerate attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta le attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati.
  • Sono considerate attività innovative ammissibili al credito d’imposta le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.