Regione Veneto: Contributi per sostegno alla digitalizzazione delle imprese
Con il presente Bando la Regione intende valorizzare i settori della produzione del sistema manifatturiero e dei servizi alle imprese, anche aumentando la “cultura d’impresa”, per un duraturo rilancio di essi, promuovendo interventi di sviluppo d’impresa. L’intervento sostiene, quindi, la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi.
Beneficiari:
– PMI avente sede operativa nella Regione Veneto e con un codice ATECO primario o secondario che rientra in quelli dell’allegato C della normativa;
Interventi e spese ammissibili
fatturate e pagate nel periodo dal 01 novembre 2021 al 14 febbraio 2024:
a) macchinari, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo. I beni devono essere nuovi di fabbrica5 e funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Sono comprese anche le relative spese di trasporto e installazione presso l’unità operativa in cui si realizza il progetto. Le spese di installazione comprendono anche gli interventi di impiantistica strettamente necessari al corretto funzionamento dei macchinari e degli impianti produttivi ammissibili a contributo. Le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina, di un impianto o di una attrezzatura, concorrono alla spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo.
Sono inoltre compresi in questa voce di spesa tutti gli interventi funzionali a processi di
“Transizione 4.0” di cui al criterio di priorità A elencato nella tabella di cui al paragrafo 21.1; in tal caso i beni devono presentare caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui all’allegato A alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 (consultabili nell’Appendice 1 al presente Bando) e devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Le eventuali spese relative a beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni), di cui all’allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n.232, connessi agli investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (di cui al predetto allegato A alla legge n. 232/2016), concorrono alla spesa relativa ai beni medesimi, i quali devono essere, quindi, anch’essi compresi nell’intervento oggetto di contributo; in caso contrario le spese per i sopracitati beni immateriali (il cui elenco è consultabile nell’Appendice 1 al Bando) rientrano nella successiva lettera b) del presente paragrafo.
Rientrano nella presente categoria di spesa anche gli interventi di efficientamento energetico corrispondenti al criterio di priorità B, riportato nella tabella di cui al paragrafo 21.1; tali interventi sono ammissibili a contributo ma si ricorda che essi concorrono all’assegnazione del punteggio di priorità solamente se indicati in una diagnosi energetica ante-intervento presentata a corredo della domanda, realizzata in conformità ai criteri espressi all’allegato 2 al D.lgs n.102 del 2014 ed eseguita a partire dal 1° gennaio 2019.
Infine, rientrano nella voce “macchinari”, purché di categoria ambientale Euro 6 e immatricolati per uso proprio, anche gli autoveicoli per uso speciale e i mezzi d’opera di cui all’art. 54, comma 1, lett. g) e n) del D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e s.m.i. “Codice della Strada”; per quanto riguarda
gli autoveicoli ad uso speciale, sono ammessi esclusivamente i veicoli:
a) autospazzatrici;
b) autospazzaneve
c) autoinnaffiatrici;
d) autoveicoli scala e autoveicoli per riparazione linee elettriche;
e) autoveicoli gru;
f) autoveicoli per il soccorso stradale;
g) autoveicoli con pedana o cestello elevabile;
h) autoveicoli per disinfezioni;
i) autosaldatrici;
j) autoscavatrici;
k) autoperforatrici;
l) autosega;
m) autoveicoli attrezzati con gruppi elettrogeni;
n) autopompe per calcestruzzo
b) programmi informatici e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e
prodotti, quali brevetti e know-how concernenti nuove tecnologie di prodotti, processi produttivi e servizi forniti, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 50% delle spese di cui alla lettera a);
c) spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni UNI EN ISO 14001:2015, UNI CEI EN ISO 50001:2018, “ReMade in Italy”, “Plastica Seconda Vita”, “FSC Catena di Custodia”, “Greenguard” e della registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009); la spesa massima ammissibile per ciascuna tipologia di certificazione è pari a euro 5.000,00 (cinquemila/00), con esclusione di eventuali tasse, imposte e spese anticipate.
Sono ammissibili al contributo le spese per:
1. consulenza qualificata finalizzata all’ottenimento della certificazione;
2. l’ente di verifica e di certificazione;
3. la realizzazione delle indagini finalizzate all’analisi ambientale iniziale (a titolo di
esempio: analisi delle emissioni, analisi degli scarichi, carotaggi, analisi fonometriche).
Ai fini dell’ammissibilità delle spese di cui ai punti 1) e 3) l’impresa richiedente deve ottenere la relativa certificazione entro la presentazione della domanda di saldo. Non sono ammissibili le spese per consulenze che rientrino nella normale gestione dell’impresa e/o effettuate da personale impiegato dall’impresa richiedente o da coloro che collaborino continuativamente o ricoprano cariche sociali nell’impresa stessa.
d) premi versati per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative alla fideiussione di cui all’articolo 14, paragrafo 14.3 del presente Bando. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 10% delle spese di cui alle precedenti voci a), b) e c).
Tipologia degli aiuti e contributi concessi
Contributo a fondo perduto del 30% sulla spesa imponibile (IVA esclusa) rendicontata.
Queste agevolazioni sono cumulabili con il credito d’imposta Industria 4.0.
Spesa minima richiedibile euro 80.000 e spesa massima richiedibile euro 500.000 (IVA esclusa).
Presentazione delle domande:
Si potranno presentare le domande dal 25 novembre 2021 al 9 febbraio 2022.
La valutazione delle domande avverrà con l’attribuzione di punteggi come da allegato “Tabella Criteri Punteggi” che trovate qui allegata. NON è un clic day.
Studio Sinthesi con “The Partnership” è a vostra completa disposizione sia per una pre analisi di possibilità di presentazione della domanda per la quale si richiedono i seguenti documenti:
– Visura camerale dell’azienda
– Preventivo/i delle spese che si intendono sostenere
inoltre per la gestione e realizzazione del progetto che include sia la fase di richiesta che di rendicontazione ed in fine di certificazione / asseverazione per accedere in combinata al credito d’imposta 4.0.
Si raccolgono le adesioni entro e non oltre il 31 gennaio 2022.
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